Comunità Energetiche Rinnovabili: firmato il nuovo decreto, ampliamento abitanti e tempi più lunghi per i progetti

Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha ufficialmente firmato il decreto che aggiorna la disciplina di incentivazione per le Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) e le configurazioni di autoconsumo collettivo. Una novità attesa, che rappresenta un passo avanti significativo per favorire la transizione energetica dal basso, coinvolgendo cittadini, enti locali e imprese in progetti sostenibili e condivisi.

Le principali novità del decreto

Tra gli aspetti più rilevanti introdotti dal nuovo provvedimento c’è l’ampliamento della platea dei beneficiari. Da oggi, infatti, potranno accedere agli incentivi non solo i piccoli comuni sotto i 5.000 abitanti, ma tutti quelli con popolazione fino a 50.000 residenti. Una modifica sostanziale che apre le porte a molte più realtà territoriali, facilitando la nascita di nuove comunità energetiche in tutta Italia.

Un’altra importante novità riguarda l’anticipo del contributo in conto capitale, che passa dal 10% al 30%. Questo aumento del finanziamento iniziale consente ai soggetti beneficiari di disporre di maggiore liquidità nella fase di avvio dei progetti, riducendo il carico finanziario iniziale e migliorando la sostenibilità economica degli investimenti.

Inoltre, il decreto introduce maggior flessibilità nelle tempistiche di realizzazione. I termini sono stati estesi: i lavori dovranno concludersi entro il 30 giugno 2026, e l’immissione in rete dell’impianto potrà avvenire entro 24 mesi dalla fine lavori, comunque non oltre il 31 dicembre 2027. Si tratta di un allungamento dei tempi che tiene conto delle complessità burocratiche e logistiche spesso legate alla realizzazione di questi progetti.

Una spinta concreta alla transizione energetica

Queste modifiche mirano a rendere più semplice ed efficace la diffusione delle CER, sfruttando al meglio le risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). L’obiettivo è favorire modelli di produzione e condivisione dell’energia da fonti rinnovabili, in grado di generare benefici ambientali, economici e sociali per le comunità locali.

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